FIL ROUGE OO
Città Radiosa / 2009Il filo conduttore si insinua nel disegno a scacchiera del Borgo Teresiano,
dove idealmente il Canal Grande rappresenta ancora la città d’acqua che
Maria Teresa aveva immaginato alla fine del Settecento per raggiungere il
cuore della nuova città.
Le fil rouge, in senso goethiano, si esprimeva allora con il movimento dei
velieri carichi di merce e persone che entravano poi nelle vie e nelle piazze,
ritmate dalla sequenza dell’isolato rettangolare di metri 75 metri per 40, dove
il lato corto era orientato perpendicolarmente alla costa e l’altro parallelo al
Canale. Tutto era comunque relazionato esclusivamente al mare.
Il progetto FIL ROUGE interseca l’eccezionalità della scacchiera, dove il lotto
si raddoppia e diventa contemporaneamente compatto e frammentario,
impenetrabile e disorientato.
L’intercalare, come una punteggiatura sgrammaticata nel lessico progettuale
primitivo, di vuoti e di pieni apparentemente dialoganti, rende ancora più
evidente lo spaesamento relazionale e funzionale di questa “stecca”
diversamente urbana.
FIL ROUGE riprende fisicamente il tracciato nascosto, esplora un nuovo
passaggio interno / esterno che in realtà non ha mai dimenticato di
appartenere alla maglia urbana principale, per cui riemerge, si fa attraversare
e conduce a nuove relazioni e a nuove forze di contatto.
L’affinità elettiva si palesa proprio nell’andare, nel passare dal limite est(erno)
a quello occidentale, in un ideale recupero di un orienteering urbano, dove è
possibile districare il sistema aggrovigliato della città, ritrovare le forme nella
loro condizione originaria e riapprioppriarsene, un corpo che respira, come
sostanza fluida che genera nuovi territori di scrittura.
Dove tutto torna al mare.
Video / primo percorso virtuale >>>> http://www.youtube.com/watch?v=vtR91cJeuXA
progetto e regia di Lucia Krasovec Lucas
riprese e montaggio di Carlo Andreasi