Milano | via Sbodio 30/6
infuso di architéttura
riciclare
recuperare
rivalutare
è possibile tornare ad amare l’architettura?
se sì, come? chi? quanti saremo?
dopo l’architettura, classica, floreale, modernista, futurista, radicale, metallica, ….., cosa vogliamo? cosa si aspettano da noi?
l’infuso di architéttura, come un simbolico filtro d’amore, con apposite istruzioni ad hoc, vuole ri-portare l’architettura al ruolo che ha avuto da sempre, come regolatore di una società che sa distinguere il bello e l’utile, dall’inutile e orrendo, che sa scegliere e apprezzare, che è cosciente del paesaggio urbano e non, di cui è circondata e, a volte, accerchiata
l’infuso come filtro al patrimonio storico e supporto per la consunzione ragionata del suolo e delle energie, come veicolatore di pensieri architettonici che fanno capire, a tutti, che vivere in un luogo di cui si ha rispetto e conoscenza migliora notevolmente la qualità dello stare dell’abitare e di tutta la potenzialità evolutiva che sta alla base di ogni cittadino